SLC CGIL Nazionale

mercoledì 12 agosto 2009

Craipi: comunicato Slc Cgil (10.08.09)



Care/i Lavoratrici e Lavoratori,

Il Consiglio di Amministrazione della CRAIPI ha convocato, per il prossimo 15 settembre, un’assemblea ordinaria il cui ordine del giorno prevede il rinnovo dei componenti degli organi collegiali del fondo (Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori).

Ribadiamo con forza la necessità che:

L’azienda, facendo proprie le attese di radicale rinnovamento espresse dal voto dai lavoratori, ufficializzi, contestualmente all’assemblea dei delegati, i propri rappresentanti, selezionandoli tutti tra persone nuove, che siano naturalmente in possesso di adeguata competenza ed esperienza;
Il Consiglio di Amministrazione formalizzi alle OO.SS, in tempo utile per gli adempimenti assembleari, le regole puntuali per la presentazione delle candidature e i criteri di elezione dei componenti degli organi collegiali, al fine di evitare qualsiasi contestazione. L’inasprimento dei rapporti tra le diverse sigle sindacali e tra i delegati non è un nostro obiettivo e non fa gli interessi del fondo e dei suoi iscritti (questo lo facciamo attraverso una nostra lettera al Cda e Presidente C.Rai.Pi, che vi alleghiamo);
La nomina del Responsabile del Fondo (figura prevista dalla legge a tutela degli iscritti), da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione, non ricada su alcun consigliere di amministrazione, passato o presente, per l’ovvio conflitto d’interessi che tale scelta comporterebbe.

Deve essere chiaro che non siamo disposti a tollerare altri rinvii o nulla di fatto, che denunceremo alla Covip per le determinazioni conseguenti.

Per quanto riguarda i nostri obiettivi in materia di TRASPARENZA, registriamo con amarezza l’atteggiamento di TOTALE CHIUSURA fin qui tenuto dall’attuale Consiglio di Amministrazione.

Non abbiamo comunque intenzione di gettare la spugna. Nell’allegato riportiamo una lista di 7 PROPOSTE la cui approvazione è nell’interesse di tutte le parti in causa e, sicuramente, degli iscritti. Intendiamo discuterle e, se del caso, migliorarle nell’assemblea dei delegati convocata per il 15 settembre, con l’auspicio che esse trovino l’appoggio dei rappresentanti delle altre sigle sindacali.

Siamo stanchi di sentire solo parole, abbiamo bisogno di fatti! Ciascun delegato si assumerà, con il proprio voto, la responsabilità nei confronti degli iscritti.

Roma, 10 agosto 2009
Slc Cgil Nazionale





Slc Cgil: richiesta di chiarimenti (10.08.09)



C.Rai.Pi
e, p.c. RAI
FISTEL CISL
UILCOM UIL
UGL Telecomunicazioni
SNATER
LIBERSIND

La scrivente O.S. fa seguito alla Vostra del 3 agosto 2009 per chiederVi ulteriori chiarimenti.
Sarebbe opportuno conoscere esattamente le modalità con le quali il CdA ed il Presidente del Fondo C.Rai.Pi intendono condurre le elezioni degli Organismi: Cda e Collegio dei Revisori. Visto che, è di Vostra conoscenza, la documentazione (autocertificazione), da presentarsi per candidature Cda e Collegio dei Revisori, è nostra esigenza ricevere tali facsimile. Questo potrebbe evitare ulteriori fastidiose discussioni su norma e documento Covip 17 maggio 2004 che lasciano spazio d’interpretazione. Vorremmo anche sapere quale è la struttura della scheda elettorale e quali sono le modalità di votazione e scrutinio, questo evidentemente può modificare la scelta nella composizione delle liste.
Inoltre vorremmo conoscere tempi della nomina dei Consiglieri e dei Revisori da parte Aziendale, nomine che determinano la funzionalità dell’intero Cda e Collegio dei Revisori.
AugurandoVi buone ferie siamo certi che nei primi giorni di settembre troviate modo e tempo per farci pervenire informazioni e documentazioni.

Roma, 10 agosto 2009
Distinti Saluti
Slc Cgil Nazionale


venerdì 7 agosto 2009

Comunicato Slc Cgil (06.08.09)



RAI: SLC/CGIL, ORA AZIENDA INVESTA SUI LAVORATORI

Slc/Cgil ha incontrato oggi, insieme alle altre organizzazioni sindacali, il Direttore Generale della Rai Masi.
Siamo perplessi sia sulla tardiva convocazione delle organizzazioni sindacali che sui contenuti del documento presentato dall’azienda e su cui sarà possibile confrontarsi solo a settembre. Troppo poche le spiegazioni fornite da Masi e dal Vice-Direttore Generale Leone.

La rinuncia al contratto con Sky, ormai irrecuperabile, lascia sul campo 350 milioni di euro in 7 anni che nel breve termine non potranno essere recuperati attraverso la pubblicità, vista la crisi del mercato, le difficoltà tecnologiche per la trasmissibilità del digitale terrestre e il non completo sviluppo di TivùSat.

Il Direttore Generale afferma di aver proposto a Sky un contratto per 60 milioni di euro l’anno a fronte del solo pacchetto RaiSat, cui Sky avrebbe controproposto 50 milioni l’anno per tutte le reti Rai.

La Rai afferma che con le scelte del legislatore sul digitale terrestre la concorrenza di Sky si fa sempre più mordente, ragion per cui, anche alla luce della scarsa offerta economica, si è scelto di costruire una propria piattaforma satellitare/digitale con Mediaset e La7. In qualsiasi altro paese, privo di un evidente conflitto di interessi, questa sarebbe stata una mera scelta commerciale, più o meno condivisibile negli effetti sul bilancio aziendale e sui lavoratori.

Il dubbio che sorge è che l’invocato “effetto trascinamento” dei canali generalisti e tematici Rai, negato a Sky, possa invece riprodursi gratuitamente sulla piattaforma TivùSat a favore del concorrente Mediaset (e di altre emittenti minori) e dei suoi otto nuovi canali (Mediashopping, Boing, Iris, Class News, BBC World, Coming Soon, Sport Italia e Sport Italia 24).

Accogliamo positivamente l’affermazione relativa alla tenuta occupazionale per i dipendenti di RaiSat, anche per i contratti a termine. Ma non accetteremo un rinnovo che stanzi solo 16/18 milioni di euro per i lavoratori (50/60 euro nel biennio) con la scusa della contingente crisi. Questo è il vero investimento da fare, visto che la Rai sopravvive come servizio pubblico grazie alla professionalità e alla voglia di fare dei sui dipendenti.

Ci prefiggiamo a settembre, sentiti i lavoratori, di sviluppare una discussione attenta con l’azienda per seguire con attenzione i percorsi professionali dei lavoratori, anche quelli precari.

Roma, 6 agosto 2009






DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL

L’incontro con la Rai non e’ stato entusiasmante, fatto di corsa e senza che le domande di fondo trovassero risposte. E la domanda è innanzitutto questa: e’ giusto che la Rai, per esigenze di servizio pubblico e per interessi commerciali, stia su tutte le piattaforme? E questo non servirebbe sicuramente a compensare la scarsa qualità tecnologica del digitale terrestre che ormai tutti hanno davanti agli occhi e ad offrire alle imprese la possibilità di vedere i propri prodotti su tutte le piattaforme? Noi pensiamo che questa sia la strada giusta.

E poi le stranezze: di certo sappiamo che la Rai avrà mancati introiti per 350 milioni ma non sappiamo come questi verranno recuperati. La sensazione è che si tratterà dell’ennesimo buco nei conti Rai. Del resto non ci sono esempi in natura di aziende che di fronte ad una crisi così acuta lascino a cuor leggero sul campo centinaia di milioni di euro di fatturato. Con l’incontro di oggi si rafforza quella che è ormai una sensazione diffusa nel paese e cioè che il management della Rai stia andando contro gli interessi del paese e dei lavoratori.

Facciamo appello a tutte le organizzazioni sindacali affinchè si organizzi una risposta forte ed efficace in grado di riportare il management sul sentiero della ragionevolezza.


Roma, 6 agosto 2009



lunedì 3 agosto 2009

Comunicato stampa 3.08.2009



COMUNICATO STAMPA


Sul mancato rinnovo del contratto con Sky, SLC/CGIL ha chiesto un incontro con il Direttore Generale Masi, avendo la questione un impatto importante sul futuro dell’azienda, sulle strategie e sul bilancio economico.

L’azienda lamenta l’assenza di risorse per i lavoratori da un lato ma dall’altro aumenta i livelli di Direzione e rinuncia ad un contratto sicuro con Sky per 350 milioni di euro in 7 anni a fronte di una “cosa” futuribile (senza le condizioni tecnologiche pronte per supportarne la trasmissibilità).

I prodotti realizzati dai lavoratori di RaiSat saranno fruiti solo dagli spettatori delle aree coperte dallo switch off al digitale e che acquisteranno il decoder adatto. Il timore è che questi cambiamenti tecnologici “improvvisati” producano disaffezione tra il pubblico.

E’ curioso che la Rai rinunci alla certezza economica del contratto con Sky immaginando l’aumento di introiti pubblicitari in un momento di calo del mercato.

Anche se l’azienda ci ha rassicurati sul futuro occupazionale dei lavoratori, sono necessarie certezze sul loro futuro: ci preoccupano infatti le modalità di reimpiego delle risorse di RaiSat, ci preoccupa il futuro di chi è precario in quella realtà, ci preoccupa il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

Sono per noi i lavoratori l’unico elemento sano di quest’azienda, la loro professionalità è l’unico vero elemento di tenuta davanti alla crisi, al mercato dopato, al conflitto di interessi, alle mancanze e all’assalto alla diligenza. Per questi motivi non sono da escludere iniziative di lotta se non ci sarà chiarezza sul futuro, se non ci sarà la chiusura a breve di un contratto adeguato.


Roma, 3 agosto 2008

Leggi la rassegna stampa:

"Rai-Sky, sindacati sul piede di guerra." La Repubblica (3.08.09)
"Dopo la rottura con Sky, sindacati Rai pronti allo sciopero." Il Messaggero (3.08.09)
"Telefonata del Colle sulla rottura Rai-Sky." Il Corriere della sera (4.08.09)