SLC CGIL Nazionale

sabato 27 marzo 2010

Rai per una notte: le foto




Comunicato Rsu Rai Milano (22.3.2010)



APPALTI – ci risiamo!


Già era successo il 25 ottobre 2009: ‘Primarie’ del PD, Rai News 24 effettua dei collegamenti dai seggi a Milano, utilizzando il pullmino in appalto della società Videe, quando ci sono 2 stazioni satellite dei Ponti Mobili posteggiate nel cortile della Rai, in attesa di lavoro.
Per questo increscioso episodio stiamo ancora aspettando che i Vertici Aziendali ci forniscano una risposta.
Il 20 marzo 2010 Rai News 24 chiede alla produzione Tv un mezzo in piazza Duomo a Milano, per seguire la manifestazione in ricordo delle vittime di tutte le mafie organizzata dall’associazione Libera.
La Ita 364, emergenza di Milano, viene incaricata di seguire l’evento. La struttura delle REP (riprese esterne pesanti) si premura di ottenere dal Comune di Milano tutti i permessi relativi alla riuscita della trasmissione, compreso la costruzione di un trabattello per le riprese dal centro della piazza.
Il Coordinamento News di Roma si raccomanda col personale dell’emergenza di dare precedenza a Rai News 24 per qualsiasi esigenza avesse il loro cronista (dirette, riversamenti…), dato che era Rai News ad aver fatto le richieste e solo il Tg3 si era accodato a patto di non interferire con la messa in onda di Rai News.
La mattina del 20 marzo, però, oltre a Ita 364 in piazza Duomo arriva anche un altro mezzo, in appalto e proveniente da Roma della società H24!!
La motivazione è che Rai News necessita di 2 segnali, uno per le dirette e i riversamenti, e l’altro per avere la registrazione a Roma della ‘continua’ della manifestazione. Quindi il giorno precedente l’evento contatta una società in appalto.
Bene, se i responsabili di Rai news, invece di contattare società in appalto, avessero contattato qualcuno della struttura tecnica, avrebbero scoperto che si poteva realizzare il tutto utilizzando la sola Ita 364. Avrebbero scoperto che esiste una tipologia di trasmissione chiamata ‘multiplexer’, che la 364 ha già utilizzato in altre occasioni, e che avrebbe permesso di ricevere a Roma 2 segnali differenti (uno per stand up e riversamenti, l’altro per la continua della manifestazione).
Forse bastava una telefonata interna alla Rai per parlare con qualcuno di competente della struttura tecnica, invece che farne una esterna a un appalto per risparmiare un sacco di soldi dei contribuenti!
Ci risulta che il solo trabattello sia costato 2300 euro iva esclusa, chissà l’impiego della ditta H24 in trasferta a Milano!
Come per il precedente episodio riguardante la Videe, anche per quanto successo in piazza Duomo la scrivente RSU della Rai di Milano, nel denunciare dettagliatamente l’episodio, chiede con forza, per l’ennesima volta, spiegazioni ufficiali da parte dell’Azienda!
RSU RAI MILANO 22 marzo 2010


giovedì 25 marzo 2010

Rai per una notte



Le lavoratrici ed i lavoratori Rai che gestiscono il Blog (http://inforai.blogspot.com) hanno deciso di aderire all'iniziativa del 25 marzo,RAI PER UNA NOTTE.
Riconoscendo in questo evento lo scopo di tutelare: il servizio pubblico; la libertà di espressione e informazione fondamentali per un sistema democratico; la dignità del lavoro in azienda.
Per tutti coloro che si collegheranno al Blog: www.inforai.blogspot.com sarà possibile seguire direttamente via web il programma (25 marzo, ore 21.00).
All'inziativa di Bologna o altri territori prenderanno parte attivamente lavoratori della Rai organizzati.
Ci piacerebbe che uno di noi, uno di quelli che ogni giorno è dietro alle telecamere, avesse l'opportunità di denunciare la condizione in cui si lavora. Siamo certi che solo attraverso la partecipazione si possano cambiare le cose.





mercoledì 24 marzo 2010

Solidarietà a Loris Mazzetti

I lavoratori della Rai, testimoni come tutto il paese della grave crisi in cui versa l’Azienda, esprimono la loro piena solidarietà a Loris Mazzetti e a tutti coloro che, ponendo l’etica al centro della propria azione, sono accusati di attaccare l’azienda pubblica che invece difendono e pertanto vengono penalizzati attraverso il metodo della sospensione.


Dopo aver riflettuto attentamente sui risvolti di questa iniziativa, i lavoratori della Rai hanno deciso di far sentire la propria voce per difendere il proprio posto di lavoro, non dal punto di vista politico, ma di chi opera nel settore. E’ urgente, infatti, riflettere sulla pericolosa tendenza in atto nei processi organizzativi e produttivi, che fanno ricorso sempre più alle esternalizzazioni penalizzando e dequalificando fortemente le risorse interne.

I lavoratori della Rai, pertanto, si uniscono ai tanti che pubblicamente hanno già manifestato la propria solidarietà al dirigente Loris Mazzetti:

Massimiliano Mazzon

Anna Lisa Guglielmi

Michele Casta

Beatrice Serani

…….


Comunicato Segreteria naz. Slc Cgil (23.03.2010)



PER UNA RAI AL SERVIZIO DEL CITTADINO

La RAI versa in un grave degrado, sotto il profilo economico, tecnologico, ma soprattutto gestionale.

In una fase in cui la crisi finanziaria ha ridotto fortemente le entrate pubblicitarie, la RAI ha deciso di rinunciare al contratto con Sky, con una conseguente perdita in bilancio di circa 50 milioni di euro all’anno, senza rinunciare però nel contempo alla nomina di innumerevoli dirigenti, necessari per garantire una sudditanza alla politica, ma non strutturali ad una riorganizzazione del lavoro in azienda.

La sospensione delle trasmissioni di approfondimento durante la campagna elettorale, malgrado le recenti decisioni del TAR aprissero lo spazio per tornare su questa decisione, denota ulteriormente la subalternità di chi dirige il servizio pubblico televisivo al governo, che fa premio sulle ricadute economiche di tali scelte e sull’obbligo di pluralismo e completezza dell’informazione.

Il risanamento di bilancio, secondo uno studio di fattibilità fatto predisporre dalla RAI, ipotizza “cessioni di rami d’azienda” di diverse strutture interne, con esternalizzazioni di attività, che non garantiscono i contenimenti dei costi e conducono al sottoutilizzo e al deperimento delle professionalità interne.

Come lavoratori, siamo preoccupati che il risanamento della RAI, la cui chiave resta a nostro avviso il contenimento dei costi esterni e la piena utilizzazione dei lavoratori, possa invece essere fatto a danno dei dipendenti, in barba alla professionalità, alla competenza ed alla dedizione di chi ci lavora ogni giorno. O possa non esserci affatto.

Come cittadini, siamo preoccupati del fatto che la RAI stia abdicando al ruolo di servizio pubblico, in questo delicato contesto storico.

Chiediamo una svolta. Occorre cambiare la governance della Rai, sottraendola al controllo politico, definire in maniera distinta le responsabilità gestionali e quelle di indirizzo e di controllo.

Roma, 23 marzo 2010
La Segreteria nazionale SLC CGIL


Comunicato lavoratori Rai di Torino (24.03.2010)



NON VOGLIAMO DISSOLVERCI

Stato di agitazione alla Rai di Torino

Mercoledì 24 marzo ore 11.00

comunicato stampa di presentazione

di Rai per una notte Torino con i lavoratori Rai di Torino


I lavoratori Rai di Torino scendono in piazza, la notte di giovedì 25 marzo in via Verdi e, aderendo all'iniziativa nazionale di Rai per una notte in difesa del servizio pubblico radiotelevisivo e dell'informazione libera e pluralista, denunciano la gestione suicida dell’attuale Consiglio di Amministrazione e lanciano l'allarme occupazione alla Rai di Torino.

Dopo 11 anni la RAI decide di trasferire i programmi per i ragazzi di Raitre ai canali tematici del digitale terrestre: tale scelta, di fatto, oltre a diminuire il bacino di utenza, riduce pesantemente la capacità produttiva del Centro di Produzione Rai di Torino mettendone a rischio la stessa esistenza.

Contestualmente progetta l’esternalizzazione di settori vitali come: abbonamenti, amministrazione, ricerca tecnologica e ICT, e non garantisce prospettive affidabili sul futuro dell’Orchestra Sinfonica Nazionale.

Parlando in cifre alla Rai di Torino sono a rischio circa 500 posti di lavoro.

Fra 44 giorni circa 50 lavoratori a tempo determinato verranno lasciati a casa senza sapere se lavoreranno ancora….

I lavoratori della Rai di Torino dichiarano lo stato di agitazione, evidenziando una pericolosa assenza di piani editoriali oltre che di risorse economiche.

In un momento in cui l'azienda sembra soffrire di un grave malessere economico il Consiglio di Amministrazione prospetta la costruzione di un nuovo polo produttivo nell'area milanese in corrispondenza dell'Expo del 2015. Per gli insediamenti della Rai a Torino tanto nella produzione, quanto negli altri settori, non è previsto alcun potenziamento, anzi si profila una lenta agonia.

I lavoratori avviano una forte attività di protesta a partire da giovedì sera, chiedono che l’azienda apra il confronto per determinare i piani di rilancio e le garanzie occupazionali, estendono l’ appello alle istituzioni locali e a tutti i cittadini.

I LAVORATORI DELLA RAI DI TORINO


lunedì 22 marzo 2010

25 marzo: Rai per una notte





Cari amici,
grazie alla vostra straordinaria partecipazione stiamo raggiungendo l’obiettivo di 50.000 sottoscrizioni. Ma il tempo è sempre meno e abbiamo bisogno di un ultimo sforzo da parte vostra, dato che siamo ancora a

-15.000
Michele Santoro





venerdì 19 marzo 2010

25 marzo 2010; Rai per una notte

25 marzo ore 21,00
In diretta dal Paladozza di
Bologna
Piazza Azzarita
Rai per una notte

Cari amici,
per realizzare la manifestazione – trasmissione di Giovedì 25 Marzo dal Paladozza di Bologna, giornalisti, cameraman, elettricisti e operai lavoreranno gratis.
Il volontariato, tuttavia, non basterà a coprire i costi necessari alla realizzazione dell’evento.
Vi chiedo perciò di contribuire donando 2 euro e 50 ciascuno e mi auguro che siate più di cinquantamila ad aiutarci a realizzare la nostra iniziativa.
Raggiungere questo obiettivo sarà la prima importante risposta alla censura. Fate dunque girare questo appello tra i vostri amici e ringraziateli da parte mia per il loro aiuto.

Michele Santoro





mercoledì 17 marzo 2010

Dichiarazione di Emilio Miceli Segretario nazionale Slc Cgil

In un’azienda normale a seguito delle vicende di questi giorni, il direttore generale si sarebbe già presentato dimissionario al consiglio d’amministrazione e ciò perché tutto quello che sta avvenendo indica non solo l’emergere di un contesto paludoso , fatto di intrecci tra politica istituzioni e azienda ma anche del venir meno la stabilità nel governo dell’azienda. La Rai sta offrendo una rappresentazione di sé che mortifica qualità, talenti e professionalità interne, di centro destra e di centrosinistra, mentre emerge l’immagine di una azienda dove non prevale né lo spirito pubblico né la trasparenza. È chiaro che dalle vicende di questi giorni esce a pezzi il sistema di governance della Rai, le funzioni della commissione di vigilanza, la stessa credibilità dell’AgCom. C’è un problema più generale, dunque, ma noi restiamo preoccupati innanzitutto del fatto che il servizio pubblico e l’azienda che ne esprime maggiormente la funzione siano ormai arrivati al punto più basso della loro storia.




giovedì 4 marzo 2010

Sciopero generale della Cgil del 12.03.2010



12 MARZO 2010

SCIOPERO GENERALE DELLA CGIL

LAVORO FISCO CITTADINANZA

CAMBIARE SI PUO’

Il Governo nega la crisi e promette che nessuno “verrà lasciato indietro”. Intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari, si moltiplicano le vertenze sull'occupazione, aumentano gli appalti al massimo ribasso e le risposte continuano a non essere date.

La prima richiesta della CGIL al Governo, a Confindustria e a tutte le imprese è fermare i licenziamenti

E' necessario affrontare le vertenze, impedire la chiusura delle aziende, definire strumenti di politica industriale, avviare subito un piano per la ricerca e un piano per il Mezzogiorno.

E' necessario ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l'abbassamento della prima aliquota al 20%. Una risposta immediata della CGIL è una prima restituzione di 500 euro per il 2010 di quanto già lavoratori e pensionati hanno pagato in più.

E' necessario costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza per gli immigrati e lotta alle nuove schiavitù.

Insieme ai temi generali dello sciopero, a fronte della inaccettabile chiusura per questo mese dei programmi di approfondimento della Rai, dobbiamo far vivere la mobilitazione per rivendicare il pluralismo e la libertà dell’informazione

Dobbiamo ricordare a tutti che la libertà d’informazione è possibile anche grazie alla tutela della dignità e della qualità del lavoro in Rai.

PER QUESTE RAGIONI LE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA RAI
SCIOPERERANNO PER 4 ORE a fine turno.






No outsourcing


Carissimi colleghi di Torino e di tutte le altre sedi.
Ebbene si, oltre alla grande soddisfazione della prima manifestazione pienamente riuscita, ci possiamo orgogliosamente fregiare della solidarietà di colleghi di tutte le sedi, di Mazzini, di Saxa, di Milano, Bologna e via via tutte le sedi, colleghi singoli, organizzazioni di base sindacali, RSU. La nostra iniziativa ad impatto zero ha risvegliato un dibattito sul territorio ma sopratutto all'interno della azienda in particolare nei settori che hanno sempre scarsa visibiltà rispetto al frontline aziendale. E' evidente il tentativo di attaccare prima i settori che si ritengono più "deboli" per poi continuare sul cosidetto "core businnes". Ma i lavoratori non ci stanno e continuano le loro inziative. In attesa di un "evento" nazionale noi domani replichiamo, abbiamo invitato politici e candidati alle elezioni regionali per fare vedere quanti sono gli "invisibili" che in RAI lottano per la dignità del proprio lavoro, per il proprio futuro professionale e perchè no per il Servizio Pubblico. Offriremo loro una spremuta simbolica perchè qui qualcuno per due gocce di succo vuole vendere tutto l'aranceto. L'unica arma che la controparte ha contro la nostra protesta civile è l'oblio, il silenzio....non permettiamolo e facciamo sentire le nostre casseruole fino all'ottavo piano di viale Mazzini. Domani di nuovo fuori tutti a Torino e voi colleghi delle altre sedi che siete daccordo con noi fatecelo sapere, organizziamo un evento nazionale!

Un abbraccio da Torino



mercoledì 3 marzo 2010