SLC CGIL Nazionale

martedì 27 dicembre 2011

venerdì 23 dicembre 2011

22 dicembre: I lavoratori Rai si fermano per salvare il servizio pubblico

Piena riuscita dello sciopero indetto, per i lavoratori Rai, da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal contro il progetto di smantellamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore Generale, Lorenza Lei.
Ancora non c’è un dato definitivo perché la protesta andrà avanti sino al termine delle 24 ore: infatti, saranno interessate dalla protesta tutte le trasmissioni serali. Risulta però già evidente che l’adesione è stata assolutamente massiccia, con punte quasi del 100% su settori fondamentali, esclusi i servizi minimi, con il conseguente fermo di tutte le trasmissioni in diretta, la messa in onda in formato ridotto dei telegiornali e modifica della programmazione di tutte le reti.
Nel corso della giornata si sono svolte numerose manifestazioni sotto sedi istituzionali e aziendali: a Roma, sotto viale Mazzini si sono concentrati circa 400 lavoratori, successivamente sotto il Ministero dell’Economia e Finanze si sono radunati 600 lavoratori che hanno manifestato sonoramente la loro convinta contrarietà a quanto deciso dai vertici aziendali. Nel corso di quest’ultimo presidio è stato presentata la richiesta per essere ricevuti. Nelle prossime ore le OO.SS. invieranno all’ufficio competente il materiale informativo di parte sindacale, con una ulteriore sollecitazione ad essere convocati, per poter esprimere con chiarezza i problemi presenti in Rai e le possibili soluzioni.
Questa giornata è la dimostrazione di quanto affermato nella discussione con l’azienda da parte delle organizzazioni sindacali. I lavoratori della Rai sono assolutamente contrari ad un Piano che: taglia settori strategici, impoverisce professionalità, rinuncia ad asset strategici, minando la struttura produttiva e ideativa del servizio pubblico. Risulta evidente che lo scontro verificatosi con il precedente Direttore Generale sugli stessi temi non è stato percepito dagli attuali vertici che, in totale continuità, hanno riproposto l’impoverimento dell’azienda invece di rilanciarne le capacità produttive ed economiche partendo dalla riduzione degli sprechi.
Oggi, mentre si svolgeva lo sciopero, è arrivata l’ulteriore notizia della probabile perdita di un programma fondamentale, sia dal punto di vista della sua funzione che da quello del ritorno economico. Infatti, Report di Milena Gabanelli, si sposterebbe a La7 per “un mancato accordo economico”. Questo rafforza l’idea, già espressa in diversi comunicati stampa dalle stesse sigle sindacali, che il Direttore Generale e l’intero Consiglio di Amministrazione debbono immediatamente rassegnare le dimissioni, a questo punto, non solo perché non in grado di svolgere la propria funzione, ma anche perché incompatibili con il tessuto aziendale.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind- Confsal, se questa manifestazione di dissenso non fosse sufficiente, a partire dalla seconda decina del mese di gennaio indiranno un referendum tra i lavoratori per richiedere le dimissioni dei vertici aziendali, così come hanno fatto i giornalisti nella precedente gestione. Tale documentazione, una volta raccolta, sarà consegnata all’azionista, il Ministero del Tesoro.
Per lanciare tale iniziativa, il giorno 11 gennaio, in mattinata, si svolgerà un coordinamento nazionale di tutti i rappresentanti sindacali dei lavoratori Rai d’Italia; successivamente, nel pomeriggio, si svolgerà un presidio sotto la sede Rai di Via Teulada, per manifestare e per condividere con i lavoratori il percorso. Queste due iniziative saranno precedute, il giorno 10, da una riunione di segreteria nazionale unitaria.
Le stesse organizzazioni intendono, per fine gennaio o l’inizio di febbraio, mettere in cantiere una grande iniziativa pubblica dove espliciteranno le loro proposte per il risanamento ed il rilancio della RAI BENE COMUNE.
Ovviamente, se l’azienda, invece di rispondere con atti concreti alla mobilitazione dei lavoratori, dovesse proseguire con suoi propositi, le stesse OO.SS. valuteranno quali ulteriori iniziative di lotta e mobilitazione mettere in campo, senza escludere la possibilità di procedere per vie legali contro coloro che hanno prodotto il dissesto del servizio pubblico.



lunedì 19 dicembre 2011

Calendario Assemblee

SLC - CGIL    FISTEL - CISL     UILCOM - UIL    UGL - Telecomunicazioni SNATER     Libersind-CONF. SAL

Calendario
Assemblee
Lavoratori del Gruppo RAI

 15 dicembre - h. 14.30/17.00      CPTV Napoli c/o Auditorium 16 dicembre -     h. 10.30/13.00   CPRF Roma c/o via Asiago 10 c/o Sala “A”
lavoratori in  servizio presso i cespiti RAI di: viale Mazzini e dipendenze, Via Teulada, aziende del gruppo

·        19 dicembre - h. 10.30/13.00   CPTV Torino c/o Auditorium
lavoratori di tutti i cespiti di Torino

·        19 dicembre - h. 15.30/17.30       Sede Regionale Val d’Aosta

·        19 dicembre - h. 15.00/17.00       Sede Regionale per la Sicilia         

·        19 dicembre - h. 10.30/12.30       Sede Regionale per la Toscana

·        20 dicembre - h. 14.30/17.00       CPTV Milano c/o Sala mensa

·        20 dicembre - h. 15.00/17.00       Sede Regionale per il FVG

·        20 dicembre - h. 11.00/13.00       Sede Regionale Alto Adige                       

·        20 dicembre - h. 15.00/17.00       Sede Regionale per il Trentino

·        21 dicembre - h. 15.00/17.30       CPTV Roma Saxa Rubra c/o mensa
lavoratori RAI in servizio presso i cespiti RAI di:
Saxa Rubra, Salario, Dear)



mercoledì 14 dicembre 2011

Comunicato Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-Conf.Sal (13.12.2011)

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Roma, 13 dicembre 2011

Ministero dello Sviluppo Economico

Via Veneto,33

00187 Roma

Al Ministro dello Sviluppo Economico

Gentile Signor Ministro,

Le scriventi Segreterie Nazionali, fortemente preoccupate per le scelte presenti nel piano di rientro della Rai S.p.a., che interessano Rai Way, società controllata dalla Rai, ed a conoscenza della richiesta presentataLe, da parte del Direttore Generale Rai Mauro Masi e del CDA Rai lo scorso anno e reiterata in queste settimane dal Direttore Generale Lorenza Lei e CDA, sulla determinazione relativa a: “la cessione ad un operatore di mercato degli asset e della gestione delle componenti passive delle torri”, richiedono di essere da Lei convocate, per esporre le proprie argomentazioni in materia e per conoscere i suoi orientamenti.

RingraziandoLa per l’attenzione,

Distinti saluti.

Le Segreterie Nazionali

Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-ConFsal






Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-ConFsal (13.12.2011)

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Trasm. a m/fax ed e-mail

Roma, 13 dicembre 2011


Al Presidente della Commissione

Parlamentare di Vigilanza sulla RAI

Sen. Sergio Zavoli

Palazzo S. Macuto (II piano)

Via del Seminario, 76

00187 – Roma

Illustrissimo Presidente,

Le scriventi Segreterie Nazionali, fortemente preoccupate per le scelte presenti nel piano di rientro della Rai S.p.A., che interessano Rai Way, società controllata dalla Rai, ed a conoscenza della richiesta presentataLe, da parte del Direttore Generale Rai Mauro Masi e del CDA Rai lo scorso anno e reiterata in queste settimane dal Direttore Generale Lorenza Lei e CDA, sulla determinazione relativa a: “la cessione ad un operatore di mercato degli asset e della gestione delle componenti passive delle torri”, oltre ad un pacchetto di tagli su settori strategici: riprese esterne, produzioni per l’estero con la chiusura di Rai International, Rai Med, Rai Corporation, produzioni per province e regioni a statuto speciale, la rinuncia ad acquisire i diritti calcistici, con la chiusura di tutti i programmi del dopopartita, richiedono di essere da Lei convocate, per esporre le proprie argomentazioni.

Distinti saluti.

SEGRETERIE NAZIONALI

Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-ConFsal


martedì 13 dicembre 2011

Comunicato Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-Conf.Sal (12.12.2011)

SLC - CGIL                               Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL                          Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM – UIL                          Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione 
UGL – Telecomunicazioni       Unione Generale Lavoro - Telecomunicazioni      
SNATER                                   Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL              Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori
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Roma, 13 dicembre 2011

Ministero dell’Economia e delle Finanze
Via XX Settembre,97
00187 Roma


Al Ministro dell’Economia e Finanze
Prof. Senatore Mario Monti
Fax:06-6794569

Gentile Signor Ministro,

Le scriventi Segreterie Nazionali, fortemente preoccupate per le scelte presenti nel piano di rientro della Rai S.p.a., che interessano Rai Way, società controllata dalla Rai, ed a conoscenza della richiesta presentataLe, da parte del Direttore Generale Rai Mauro Masi e del CDA Rai lo scorso anno e reiterata in queste settimane dal Direttore Generale Lorenza Lei e CDA, sulla determinazione relativa a: “la cessione ad un operatore di mercato degli asset e della gestione delle componenti passive delle torri”, oltre ad un pacchetto di tagli su settori strategici: riprese esterne, produzioni per l’estero, produzioni per province e regioni a statuto speciale, programmazione calcistica, richiedono di essere da Lei convocate, per esporre le proprie argomentazioni in materia e per conoscere i suoi orientamenti.

RingraziandoLa per l’attenzione,
Distinti saluti.



Le Segreterie Nazionali

Slc Cgil   Fistel Cisl   Uilcom Uil   Ugl Telecomunicazioni   Snater   Libersind-ConFsal



Comunicato Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-Conf.Sal (12.12.2011)

SLC - CGIL                                        Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL                                   Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM – UIL                                   Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione 
UGL – Telecomunicazioni                Unione Generale Lavoro - Telecomunicazioni      
SNATER                                            Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL              Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori
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SCIOPERO GENERALE RAI
22 DICEMBRE (intero turno)

Contro le scelte presenti nel Piano di ridimensionamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore Generale, Lorenza Lei.
Contro la finanziaria che, ancora una volta, colpisce i più deboli e coloro che hanno sempre contribuito.

·        Contro la cessione degli impianti trasmittenti di Rai Way;
·        Contro la chiusura delle Riprese Esterne;
·        Contro la chiusura di Rai International, Rai corporation, Rai Med e gli uffici di corrispondenza, che identifica una chiara rinuncia all’investimento sul mercato estero;
·        Contro la rinuncia alle trasmissioni calcistiche, che impoverisce ulteriormente il palinsesto e la capacità di attrarre la pubblicità;
·        Contro la volontà di ridurre le capacità editoriali e produttive delle sedi Trieste, Bolzano, Aosta, Trento e Palermo;
·        Contro la volontà di non rinnovare il contratto nazionale di lavoro. Questo Piano è assolutamente in continuità col Piano Industriale 2010/2012, impoverisce ulteriormente il salario dei lavoratori della Rai, colpendo con durezza proprio le aree a minor reddito;
·        Contro il piano di riduzione di spazi produttivi che metta a rischio le assunzioni dei tempi determinati e la professionalità di tante risorse interne.
·        Per il rilancio del servizio pubblico con: investimenti su risorse interne, internalizzazioni di produzioni, riduzione di appalti e consulenze sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (si fa specifico riferimento alle tante consulenze inutili, ridondanti e molto onerose). Attenzione ai costi anche per la contrattualizzazione dei conduttori anche per più anni.   Impegno delle parti a rivedere figure professionali e modelli produttivi, fusione di tutte le consociate in una unica azienda, con la riduzione dei vertici ad un unico Consiglio di Amministrazione, maggiore attenzione al palinsesto e alle modalità di assegnazione degli spazi pubblicitari.
Le OO.SS. non credono all’idea di una riduzione dei costi che passi attraverso il taglio degli investimenti e delle professionalità; abbandonare asset così strategici vuol dire seguire la lenta ed irreversibile desertificazione aziendale, la Rai, per la sua funzione, è un BENE COMUNE e sarebbe criminale procedere nel suo smantellamento.

Ai temi aziendali vanno aggiunti quelli nazionali e generali, la finanziaria di Monti pesa essenzialmente su lavoratori dipendenti e pensionati, colpendo soprattutto i redditi meno elevati, le famiglie numerose, i pensionati e le donne.
Ancora una volta ci si concentra sui soliti noti, salta completamente l’elemento equitativo della patrimoniale, colpendo solo superficialmente i ricchi sul patrimonio immobiliare, yacht, macchine di lusso e aerei privati (quasi sempre intestati ad aziende o con residenza all’estero), si torna invece a tassare le prime case oltretutto con una maggiorazione del valore catastale del 60%, non si fa chiarezza sull’Ici per la Chiesa; gli evasori non saranno toccati, il limite per l’utilizzo del contante rimane troppo alto e gli unici che saranno in difficoltà saranno i pensionati, che si troveranno costretti, con una pensione superiore ai 500 euro, ad aprire un conto corrente, con relativi costi.
Si allungano i tempi per arrivare all’età della pensione, colpendo in maniera pesantissima i nati il 1952, ben 6 anni di allungamento, e portando tutti, da subito, al sistema contributivo con una inevitabile riduzione del valore della pensione.
Inoltre, questo allungamento porterà un effetto pesantissimo sui lavoratori in uscita anticipata, le somme erogate, o che potrebbero essere erogate difficilmente compenseranno gli anni di spostamento per raggiungere il diritto alla pensione.
Si taglieranno risorse a regioni e comuni, i quali per mantenere i servizi, sanità etc, si troveranno costretti ad elevare Irpef e Imu sempre ai soliti noti, mentre si sta bloccando il provvedimento che intendeva ridurre i salari dei parlamentari portandoli in linea con il resto d’Europa.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConFsal, hanno valutato un pacchetto di iniziative per respingere il piano aziendale, unificando con esso la mobilitazione indetta a livello generale contro la manovra Monti.
Per questo il giorno 22 dicembre si svolgerà uno sciopero generale per l’intero turno di lavoro, con presidi, da individuare territorialmente, presso cespiti aziendali o istituzioni. Fa eccezione Roma per la quale, a livello nazionale, si individueranno luoghi istituzionali legati alle richieste d’incontro che saranno inviate in queste ore (si farà seguire indicazione precisa nei prossimi giorni).
Le OO.SS. faranno richiesta d’incontro, sui temi della cessione dell’asset Rai Way e della riduzione del perimetro aziendale al Ministero dell’Economia e Finanze e quello dello Sviluppo Economico, oltre ad una richiesta d’incontro alla Commissione di Vigilanza Parlamentare sulla Rai.
In preparazione dell’iniziativa del 22, nonostante i tempi stretti, le segreterie hanno costituito un pacchetto di assemblee da tenersi presso i centri di produzione e le sedi regionali inizialmente colpite dal Piano.
Napoli - il giorno 15 dicembre,
Roma – Asiago (per i lavoratori di Asiago, Mazzini, Teulada, Piazza Adriana, fontanella borghese) il 16 dicembre,
Torino – assemblea unica all’Auditorium il 19 dicembre,
Milano – assemblea unica il 20 dicembre,
Roma – Saxa Rubra ( per i lavoratori di Saxa Rubra, Dear e Salario) il 21 dicembre,
assemblea sulle sedi di Trieste, Bolzano, Trento, Palermo, Aosta, Firenze da concordare con la struttura nazionale, come definito nell’odierna riunione di segreteria nazionale,  impegnata sullo specifico territorio, per tutte le altre sedi regionali si impegnerà la struttura territoriale e la Rsu a svolgere assemblee informative entro il 21 dicembre.
 
Roma, 12 dicembre 2011                        

LE SEGRETERIE NAZIONALI

Slc Cgil     Fistel Cisl    Uilcom Uil    Ugl Telecomunicazioni    Snater    Libersind-ConFsal



mercoledì 7 dicembre 2011

Nota Slc Cgil: incontro 6.12.2011





   Sindacato Lavoratori Comunicazione




Roma, 7 Dicembre  2011

Strutture Territoriali SLC-CGIL

Coordinamento nazionale RAI SLC-CGIL

Coordinamento nazionale Sipra SLC-CGIL

RSU RAI SLC-CGIL



Care/i Compagne/i,

Ieri in una difficile riunione di segreteria unitaria abbiamo elaborato una posizione comune, la sintesi è il comunicato stampa che vi abbiamo allegato.
Questo pacchetto di proposte potrà essere arricchito da iniziative di carattere territoriale o da successive determinazioni nazionali integrative
Vanno programmate le assemblee su tutto il territorio nazionale, alcune sono già in corso di svolgimento altre sano già state richieste.
Vista la data odierna abbiamo poco tempo per far riuscire lo sciopero generale, nel caso in cui l’azienda prosegue nelle proprie determinazioni, quindi tutti si debbono impegnare al massimo, penso sia evidente a tutti che ci stiamo giocando la tenuta stessa dell’azienda.
Anche se non è specificato, nel comunicato stampa, vi rammento che le scelte aziendali stanno impedendo il rinnovo contrattuale e mettendo a rischio il processo di stabilizzazione dei precari.
Oltre ad esserci in ballo settori fondamentali dell’azienda c’è anche l’assenza dell’incremento economico, sempre più sentito anche alla luce dell’impennata dell’inflazione e delle scelte presenti nella manovra finanziaria.
Rispetto al tema finanziaria vi alleghiamo un comunicato stampa di CGIL, CISL e UIL, di proclamazione di 3 ore di SCIOPERO GENERALE per il giorno 12 dicembre.

Per i tempi della proclamazione non sarà possibile scioperare in Rai, per questo vi invitiamo a svolgere presidi, volantinaggi e assemblee esplicative.
Nei territori in cui sono già proclamate assemblee per il 12 dicembre si potrà integrare la discussione sulla situazione aziendale con una informativa sui temi della finanziaria.
Per chiarire, il giorno 12 dicembre:
Rai: presidi, volantinaggi e assemblee organizzate con il supporto dei territori.
Sipra: va proclamato e attuato lo sciopero generale di 3 ore a fine turno.

Inoltre, vi informiamo che il CDA ha dato l’ok alla nuova polizza per l’assistenza sanitaria (Fasi), a breve vi arriverà una informativa completa da parte del Consiglio stesso.
Ci piace però fare 2 brevissime considerazioni, una relativamente alle numerose voci di corridoio ed a varie comunicazioni di altre sigle sindacali rispetto alla discussione sulla polizza, l’altra sulla qualità della polizza.
Sul primo tema crediamo che le questioni delicate e importanti per i lavoratori vanno valutate e discusse sino alla loro migliore realizzazione, crediamo che la nostra organizzazione abbia svolto un ruolo importante ed incisivo, considerando tutti gli aspetti e trattando fino all’ultimo per raggiungere il miglior risultato possibile, per questo ci sentiamo di ringraziare Bruno Cosenz.
Sul secondo che, vista anche la fase recessiva, si è consegnato ai lavoratori che rappresentiamo una assistenza a costo invariato e con maggiori servizi.
Non crediamo, per ora, si debba aggiungere altro.
Buon Lavoro

Alessio De Luca



Sindacati Rai: congelare il Piano di rientro Rai altrimenti SCIOPERO GENERALE il 22 dicembre.


Le Segreterie Nazionali di Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom UIL, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConFsal riunite ieri a Roma hanno deciso di procedere nel forte contrasto al Piano di tagli deliberato dal Cda e dal Direttore Generale della Rai.
Nei prossimi giorni invieranno richieste d'incontro alle istituzioni competenti: Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Economia e Finanze, e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai.
 Le OO.SS sono fortemente contrari alle politiche di ridimensionamento delle capacità produttive e ideative dell'azienda di servizio pubblico: chiusura delle riprese esterne (con relativo incremento di appalti esterni e costi); abbandono della produzione per l'estero con la chiusura di Rai International, Rai Med, Rai Corporation e di 8 uffici di corrispondenza all'estero; la chiusura di tutti i programmi calcistici del dopo partita in funzione della rinuncia all'acquisto dei diritti calcistici; la riproposizione ai Ministeri competenti della vendita degli impianti trasmittenti di Rai Way, asset strategico che consente alla Rai di svolgere la sua funzione di servizio pubblico e che ha realizzato in questi anni bilanci positivi, anche grazie ad un processo di internalizzazione del lavoro (con la riduzione di appalti e costi), ed è costata di investimenti 400 milioni di euro per il passaggio al digitale (prezzo di vendita ipotizzato lo scorso anno da Masi: 300 ml di euro).
I sindacati invitano il Consiglio, a pochi mesi dalla scadenza, a fermare le delibere attuative e i processi avviati, rimettere alla discussione con le organizzazioni sindacali la valutazione dei risparmi da effettuare. La proclamazione dello sciopero sarà effettuata il giorno 12 dicembre, per poi realizzarsi il giorno 22 con presidi sotto tutti i centri di produzione e le sedi regionali, quindi la Rai ha ancora alcuni giorni per evitare lo scontro e ragionare di risparmi e di rilancio del servizio pubblico.
In questi giorni inizieranno le assemblee su tutto il territorio nazionale in preparazione delle iniziative.
Il sindacato rimane fortemente convinto che non è attraverso la rinuncia ad aree di business che si risana l'azienda, l'esigenza è quella di tagliare costi inutili e sprechi, forse questo è il momento di passare ad una nuova idea di Rai, fatta di lavoro e di bella programmazione che ritrovi il sano spirito del Servizio Pubblico.


Comunicato stampa Cgil Cisl Uil (7.12.2011)

                     

COMUNICATO STAMPA

  
Si è svolto questa mattina un  incontro tra i tre Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Preoccupati per le conseguenze che la manovra economica determina su lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese, CGIL CISL e UIL chiedono un incontro al governo Monti per affrontare i problemi derivanti dalla manovra e per chiedere i necessari cambiamenti.
CGIL, CISL e UIL chiedono, inoltre, un incontro a tutti i partiti per sollecitare la presentazione di emendamenti nella fase della discussione parlamentare. Intanto, già nella giornata odierna, le tre Organizzazioni sindacali presenteranno emendamenti comuni nel corso dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
A sostegno di queste rivendicazioni e di questo percorso, CGIL, CISL e UIL proclamano, per la giornata di lunedi 12 dicembre, 3 ore di sciopero, con presidi davanti alle Prefetture, affidandone la gestione ai territori.
Infine, saranno effettuati presidi permanenti davanti alla Camera dei Deputati ed al Senato fino alla conclusione dell’iter parlamentare previsto per la manovra.
   
Roma, 7 dicembre 2011

CGIL                        CISL                         UIL





martedì 6 dicembre 2011

Documento Sipra (6.12.2011)





DOCUMENTO SIPRA

Il primo dicembre, in una iniziativa pubblica, la Slc Cgil ha presentato uno studio sui bilanci del Gruppo Rai, aggiornato dal 2007 al 2010, in continuità con uno studio effettuato per gli anni 2002/2006 e presentato pubblicamente nel 2008.
Per elaborare un documento su Sipra intendiamo partire proprio dallo studio, questo perché riteniamo alcuni dati fondamentali per capire quale è la reale situazione economica del Gruppo Rai e nello specifico di Sipra.
Senza dilungarci troppo, è possibile reperire lo studio completo sul nostro sito: www.slc.cgil.it, o sul blog dedicato alla Rai www.inforai.blogspot.com, di seguito pubblichiamo la tabella che, con il dato della pubblicità ed il gap espresso dall’andamento di mercato, ci interessa evidenziare per poter avviare delle valutazioni su Sipra:

giovedì 1 dicembre 2011

Slides convegno


Slides dell’analisi del bilancio Rai 2007-2010, presentata

questa mattina a Roma nel corso del convegno 

"Rai: analisi di una crisi"




"Analisi di una crisi" Relazione di Emilio Miceli, Segretario generale Slc Cgil.

Torniamo ad occuparci del bilancio della Rai non per una sorta di ossessione, ma per l’attenzione dovuta verso una grande azienda, il cui azionista è pubblico, che agisce dentro un mondo particolare, quello dell’informazione e dell’intrattenimento, ed è titolare del servizio pubblico. Un’azienda particolare, per metà Stato e metà mercato, dunque ibrida; e per questo metà pagata direttamente dai cittadini e per metà dal mercato, attraverso la pubblicità.

mercoledì 30 novembre 2011





Comunicato CRAIPI


Care colleghe e cari colleghi,
come forse avrete già letto sulla stampa, lo scorso 21 novembre 2011, su richiesta della COVIP (organo di controllo dei fondi pensione), un nucleo ispettivo della Guardia di Finanza è acceduto alla sede della CRAIPI per l’”esecuzione di accertamenti ispettivi finalizzati a verificare la conformità della gestione CRAIPI, nel periodo 2008 – 2009, rispetto alla normativa di settore”. Nel corso dell’accesso sono stati acquisiti numerosi documenti relativi anche alla gestione contabile e finanziaria.
Teniamo a rassicurare tutti, iscritti e potenziali aderenti, sottolineando che, per quanto ci risulta, la verifica in corso:
• non riguarda l’attuale gestione CRAIPI, bensì quella precedente ed è limitata agli anni 2008 - 2009;
• è finalizzata esclusivamente a verificare il rispetto della normativa per il biennio 2008 - 2009;
• non determina alcuna ripercussione sull’andamento corrente del fondo.
Ci auguriamo vivamente che, a esito delle verifiche della Guardia di Finanza, non emerga alcun profilo di irregolarità nella gestione pregressa del fondo. Emerge in ogni caso il ruolo attivo di COVIP a tutela della collettività e degli interessi degli aderenti ai fondi pensione.
Come Delegati CGIL che attivamente hanno promosso e continuano a promuovere il cambiamento della gestione amministrativa e finanziaria di CRAIPI, siamo consapevoli del grande lavoro svolto finora dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale attualmente in carica. Ai loro componenti va, ancora una volta, il nostro ringraziamento e l’incoraggiamento a completare entro i prossimi mesi il processo di adeguamento organizzativo e gestionale per il pieno rilancio del nostro amato fondo pensione.

I Delegati CRAIPI di CGIL

Perquisiti dalla Guardia di Finanza gli uffici del Fondo pensione interno (Il Sole 24 Ore 24.11.2011)

venerdì 25 novembre 2011

Presidio 24 Novembre 2011

RAI: ANALISI DI UNA CRISI




Sindacato Lavoratori Comunicazione
RAI: ANALISI DI UNA CRISI
Bilanci 2007 - 2010

Roma, 1 dicembre 2011, ore 10,30
Centro Convegni “Carte Geografiche” - via Napoli, 36
Giovedì 1 dicembre 2011, a Roma presso il Centro Convegni “Carte Geografiche” in via Napoli, 36 dalle ore 10.30 sarà presentato ufficialmente lo studio, promosso da SLC/CGIL, sui bilanci della RAI dal 2007 al 2010 curato da Claudio Aroldi, Sergio Cusani e Paolo Pellegrini, che illustreranno i risultati.

Presiede Riccardo Ferraro, Segretario Nazionale SLC-CGIL

Introduce Emilio Miceli, Segretario Generale SLC-CGIL

Presentano lo studio Claudio Aroldi
Sergio Cusani
Paolo Pellegrini
Interventi Ettore Bernabei, ex Direttore Generale RAI
Lorenza Lei, Direttore Generale RAI
Giulio Scarpati, Attore
Carlo Verna, Segretario Generale USIGRAI
Hanno assicurato la partecipazione Paolo Gentiloni, Commissione Vigilanza RAI
Vincenzo Maria Vita, Commissione Vigilanza RAI
Maurizio Zipponi, Dipartimento Lavoro e Welfare IdV
Bruno Di Cola, Segretario Generale UILCOM-UIL
Vito Vitale, Segretario Generale FISTEL-CISL
Claudio Baldasseroni, Segretario Generale SNATER
Giuseppe Sugamele, Segretario Generale LIBERSINDCONF.SAL
Conclude Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL

Si ricorda ai colleghi giornalisti che intendano partecipare, che la richiesta di
accredito deve pervenire all’Ufficio stampa SLC/CGIL entro martedì 29 novembre.

Manifesto servizio pubblico


Iniziativa: “Riprendiamoci la Rai


MANIFESTO A DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO RADIOTELEVISIVO

“L’informazione è come l’acqua, deve essere di tutti”


Vogliamo un servizio pubblico radiotelevisivo che:

  •  garantisca il diritto fondamentale all’informazione e alla cultura, che persegua gli interessi dell’intera collettività, e non quelli di una parte;
  • parli di un’Italia vera, fatta di uomini e donne che ogni giorno si impegnano nella famiglia, nel lavoro, nella scuola;  che racconti i fatti senza enfatizzarli e non dia spazio alla morbosità di chi sta seduto a guardare;
  • creda nell’intelligenza del pubblico, nella sua capacità di riconoscere e premiare sempre la qualità di ciò che viene offerto;
  • abbia lo sguardo aperto sul mondo e una conoscenza approfondita dell’Italia delle regioni e delle città; che sappia cogliere e interpretare i segnali del cambiamento e farsi carico dei problemi della convivenza e dell’integrazione;
  • dia strumenti per comprendere e non abbia mai paura di mettere a confronto idee e valori; che favorisca il  dialogo tra le  generazioni;
  • sia fondato su una legge che nella scelta dei vertici dell’azienda dia più spazio alla società civile e impedisca le spartizioni dei partiti;
  • abbia giornalisti, autori, programmisti “con la schiena dritta”, che raccontino i fatti con parole proprie, mai sotto dettatura di altri, consapevoli di dover rendere conto a tutti, oltre che alla propria coscienza;
  • sappia sviluppare modelli editoriali originali e propri, senza inseguire le logiche della tv commerciale; sia laboratorio di sperimentazione e di innovazione nelle nuove e diverse forme di comunicazione.

Un servizio pubblico gestito senza sprechi, che possa contare su risorse certe e adeguate ai compiti che deve assolvere.



UN MANIFESTO PER DIFENDERE IL SERVIZIO PUBBLICO



LA TAPPA MILANESE DI “RIPRENDIAMOCI LA RAI

UN MANIFESTO PER DIFENDERE IL SERVIZIO PUBBLICO


Giornalisti e lavoratori della Rai di Milano insieme con esponenti della società civile lanciano un appello per il diritto all’informazione.  Un richiamo ai valori del servizio pubblico e la sfida per una nuova governance  aziendale indipendente dai partiti.


Da ormai troppo tempo la Rai vive una situazione di “stallo” che le rende sempre più difficile svolgere il proprio ruolo. Il legame troppo stretto con la politica, una governance diretta espressione dei partiti, un management che non riesce a programmare interventi con l’autonomia necessaria sono le cause di un declino evidente a tutti.

Il “Manifesto in difesa del servizio pubblico radiotelevisivo” nasce a Milano dal confronto tra giornalisti e i lavoratori della Rai e esponenti di rilievo della società civile tra cui il prof. Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale.

E’ un appello che “dal basso” viene rivolto alla politica perché si intervenga con urgenza su questo fronte, quello dell’informazione, diritto fondamentale per la nostra democrazia.

L’iniziativa,  indipendente e autonoma, vuole essere il contributo lombardo alla campagna nazionale “Riprendiamoci la Rai che giornalisti e lavoratori dell’azienda del servizio pubblico stanno conducendo nelle varie regioni d’Italia.
Il nostro Manifesto sarà reso pubblico in una conferenza stampa che si terrà

Martedi 29 novembre 2011
Ore 12.00
Circolo della stampa –Sala Camino
Corso Venezia, 48 Milano

interverranno:

Valerio Onida – presidente emerito della Corte Costituzionale
Carlo Verna – segretario nazionale USIGRAI
Enrico Rotondi – CDR giornalisti TGR Milano
Andrea Corbella – RSU lavoratori Centro Produzione Rai Milano

Informazioni: 3351311375
www.riprendiamocilarai.it

Al manifesto, tra gli altri, hanno aderito:

Daniele Biacchessi (scrittore e autore di teatro civile)
Bice Biagi (giornalista)
Piero Colaprico (giornalista e scrittore)
Antonio Pizzinato (pres. ANPI Lombardia)
Moni Ovadia (autore teatrale)
Ottavia Piccolo (attrice teatrale)
Luigi Pagano (provveditore alle carceri lombarde)
Dori Ghezzi (musicista)
Alessandra Kustermann (primario clinica Mangiagalli)
Cristina Cattaneo (medico legale)
Piero Modiano (pres. Nomisma)
Nando Dalla Chiesa (docente universitario)
Don Virginio Colmegna (Casa della Carità)
Lella Costa (attrice teatrale)
Enrico Bertolino (conduttore televisivo)
Gianni Barbacetto  (giornalista e scrittore)
Benedetta Tobagi (scrittrice e conduttrice radiofonica)
Giuseppe Turani (giornalista)
Mario Fezzi (avvocato)
Armando Spataro  (magistrato)
Alberto Martinelli ( docente universitario)
Susanna Mantovani ( pro-rettore Univeristà Milano Bicocca)
Loris Mazzetti (scrittore e regista)
Eugenio Finardi (musicista)
Umberto Veronesi ( medico, pres. IEO)
Gianni Bottalico (pres. ACLI Milano- Monza Brianza)
Roberto Vecchioni (musicista)
Daria Colombo (giornalista e scrittrice)
Gianni Cervetti (pres. orchestra Verdi)
Elio De Capitani (dir. Teatro dell’ Elfo)
Andrea Sironi (docente Univ. Bocconi)
Gabriele Porro (giornalista)
Benedetta Barzini (giornalista)
Debora Villa (attrice)
Stefano Bollani (musicista)
Ida Regalia (Sociologa Università Statale)
Corrado Stajano (giornalista e scrittore)
Bruno Ambrosi (giornalista)
Giambattista Armelloni (pres. ACLI Lombardia)
Don Gino Rigoldi (cappellano carcere minorile)
Francesca Zajczyk (sociologa univ. bicocca)
Sergio Escobar (dir. Piccolo Teatro Milano)
Patrizia Spadin (pres. AIMA)


martedì 22 novembre 2011

RAI comunicato incontro 22 novembre (Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-Consal)


COMUNICATO STAMPA

Le organizzazioni sindacali dei dipendenti Rai hanno chiuso oggi negativamente il tentativo di conciliazione con la Direzione del Personale della Rai. Lo annuncia una nota di Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConFsal.
L’azienda non è stata in grado, nonostante i giorni intercorsi dall’incontro col Direttore Generale, Lorenza Lei, di sciogliere nodi fondamentali per avviare una discussione sul risanamento e rilancio dell’azienda.
“Non si è riscontrata la disponibilità dei vertici aziendali a rimuovere definitivamente dal tavolo di trattativa la cessione di asset (Rai Way), l’esternalizzazione di settori e di personale, la riduzione del perimetro aziendale con perdita di capacità produttive, ideative, con il rischio di generare un esubero di personale. A ciò si aggiunge la volontà di realizzare il pareggio di bilancio attraverso l’azzeramento del rinnovo contrattuale (scaduto da 23 mesi), la mancata corresponsione del Premio di Risultato e di qualsiasi forma di incremento salariale, a fronte di una gestione allegra delle risorse, di scelte editoriali ed industriali discutibili nel corso dell’ultimo anno”.
Tutte le organizzazioni sindacali, prima di procedere alla dichiarazione di sciopero, si riuniranno presso la sede Rai di Via Teulada il 30 novembre, in un coordinamento nazionale unitario, al fine di determinare il percorso e le iniziative da intraprendere.
“Nei prossimi giorni Direttore Generale e Consiglio di Amministrazione, in riunione mercoledì 23 e giovedì 24 novembre, devono ripensare alle proprie scelte sul Piano di Risanamento: devono scegliere se aprire un periodo di conflitto in azienda o tentare di creare le condizioni per un Accordo che salvaguardi il servizio pubblico, con la sua capacità produttiva e ideativa, le professionalità e la dignità del lavoro, piuttosto che continuare a rispondere al potere dei partiti e ad interessi diversi rispetto al bene dell’azienda”.
Le stesse organizzazioni sindacali hanno indetto per il 24 novembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, un presidio a Viale Mazzini, per rendere chiaro al Consiglio di Amministrazione, riunito per deliberare proprio su questi importanti temi, che la Rai è dei lavoratori che la rendono la prima azienda culturale del paese e dei cittadini italiani che pagano il canone. Nessuno può sentirsi libero di smantellarla privandola delle sue risorse.

Roma, 22/11/2011

Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-ConFsal

Verbale di incontro 22.11.2011 su procedura di raffreddamento


Verbale di incontro

Il giorno 22 novembre si sono incontrate la Rai Radio televisione Italiana e le OO.SS. SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL TELECOMUNICAZIONI, SNATEE, LIBERSIND CONFSAL per dare seguito alla richiesta  di apertura di procedura di raffreddamento e conciliazione promossa dalle citate OO.SS., con comunicazione del 17 novembre 2011, contro l'impostazione del Piano di Risanamento aziendale già presentato dal Direttore Generale al Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2011; contro il blocco aziendale imposto sul rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati e operai dipendenti della Rai, scaduto il 31.12.2009; ed il premio di risultato 2010; per la mancata piena applicazione dell'accordo del 29 luglio 2011, sul lavoro a Tempo Determinato etc".

A seguito di discussione sui temi oggetto dell'incontro, le Parti si danno reciprocamente atto che il tentativo di conciliazione ha avuto esito negativo.