SLC CGIL Nazionale

venerdì 27 maggio 2011

Comunicato Segreteria naz. Slc Cgil (26.05.2011)






COMUNICATO SLC CGIL

Il 25 maggio 2011 si è tenuto l’incontro tra OO.SS. e Rai su Accordo TD, Rinnovo CCL, Revisione del Premio di Risultato.

La discussione è partita dal documento – “Linee Guida, accordo sui lavoratori a TD” – fornito alle organizzazioni sindacali, nel precedente incontro, dall’azienda.

Slc, ha espresso la sua posizione ribadendo l’esigenza di definire il complesso degli argomenti in tempi brevi (opportuno sarebbe nel mese di giugno), chiudendo un accordo generale che contenga:
- rinnovo del Contratto Nazionale con aumento dei minimi salariali;
- ridefinizione del premio di risultato;
- accordo sui TD;
- nuova regolamentazione degli appalti.

TD e BACINO
Sulla questione TD si è articolata una proposta che deve tener conto di diversi fattori:
 le nuove norme (Collegato lavoro con i suoi effetti);
 la difficile applicazione del vecchio accordo,
 l’esigenza dei lavoratori di veder superata la loro condizione di precarietà,
 la necessità di rispondere alle esigenze organizzative e produttive dell’azienda.

Slc ha ribadito la necessità di definire un accordo equilibrato, condizione fondamentale non solo per rispondere alle esigenze del personale ma anche per rimettere in pista la Rai. La carenza di alcune figure professionali ha portato all’utilizzo ancora più massiccio di appalti o consulenti esterni, peggiorando i conti economici e riducendo le professionalità tra gli interni.

Per questo abbiamo immaginato una struttura di accordo che, superando la vecchia logica dei 2 bacini di reperimento, costituisca un BACINO UNICO DI ASSORBIMENTO, indirizzato solo a quelle figure professionali che, utilizzate a TD per anni, hanno dato vita ai famosi bacini, sino ad arrivare a ricomprendere chi ha raggiunto i 300 giorni al 31/12/2010.
Questo implicherà che la deroga al D.lgs 368/2001, come modificato dalla L. n. 2472007, sarà concessa solo al Bacino di assorbimento e solo fino a suo esaurimento, riportando di fatto la tipologia a Tempo Determinato a regola.
Per tutte quelle figure professionali che non sono ricomprese nel bacino unico di assorbimento dovranno essere utilizzati altri metodi di reperimento e assunzione.

Per questo Slc ha reputato necessario invitare la Rai a ridiscutere la struttura del mercato del lavoro in azienda, anche dando la propria disponibilità a normare, in linea con i contratti più avanzati, l’apprendistato professionalizzante e a rimettere in campo il sistema delle selezioni del personale per il reperimento.

Slc ritiene che, per rispondere alle esigenze produttive di tutti i centri di produzione e delle sedi regionali e per operare nel senso della riduzione degli appalti e delle consulenze, sia necessario costituire BACINI UNICI DI ASSORBIMENTO TERRITORIALI. Ogni territorio costituirà il proprio bacino contenente le figure che devono vedere una tempistica per la stabilizzazione (300 giorni maturati al 31/12/2010) e definirà nell’anzianità l’unico parametro per stabilire il momento del passaggio a TI.

Al fine di ovviare ai problemi legati al collegato lavoro, SLC ha illustrato 2 vie:
1) individuare la data di assunzione di tutti i lavoratori presenti nei bacini territoriali di assorbimento, ricominciando anche nell’invio delle lettere, nelle quali si definiscono le date di assunzione a TI dei singoli lavoratori.
2) Assumere tutti (chi era nei vecchi bacini e chi ha raggiunto almeno i 300 giorni al 31/12/2010) da subito, riconoscendo il valore dell’anzianità non nella definizione dei tempi dell’assunzione, ma come momento per l’implementazione di percentuale di Part Time, sino al completo passaggio a full time per chi lo desideri. Ciò permetterebbe ai più utilizzati e ai più anziani di aver riconosciuto da subito il full time e renderebbe le graduatorie finalizzate all’implementazione dell’orario di lavoro e non alla trasformazione contrattuale.

REPERIMENTO del personale ( mercato del lavoro)
La ridefinizione “del mercato del lavoro” potrà portare anche ad immediate assunzioni a tempo indeterminato, apprendistato se sarà positivamente normato, tempo determinato nei limiti previsti dall’accordo del 2008 (8% dal 31/12/2014) e per le declaratorie previste dalla norma e CCL Rai. Tutto questo va fatto necessariamente, anche nel tentativo di superare la pessima abitudine, adottata dall’azienda, di utilizzare di figure atipiche (partite iva, collaborazioni) che spesso svolgono mansioni equiparabili a quelle dei lavoratori subordinati.

Nel rivedere le modalità di reperimento del personale, Slc reputa utilizzabile una delle forme contrattuali previste dalla legge (ovviamente con la premessa che debba essere notevolmente migliorato nell’impianto contrattuale): quella dell’apprendistato professionalizzante. Esperienze simili sono state fatte in altri contratti e lo strumento dell’apprendistato, se ben utilizzato, potrebbe rispondere ad esigenze anche dei lavoratori e dell’azienda Rai: reperimento di giovani (18-29 anni) che ovviamente non abbiano mai lavorato in Rai o in altre aziende; garanzia di trasformazione a tempo indeterminato senza soluzione di continuità (questo potrebbe evitare il meccanismo della continua ricontrattualizzazione che pesa come una spada di Damocle sulla testa di altre forme di lavoro); salario solo leggermente più basso per un periodo determinabile; malattia retribuita quasi ai livelli dei TI; alta possibilità ( può essere identificato nel CCL) di essere stabilizzati dopo un periodo variabile a secondo dei livelli inquadra mentali di inserimento; formazione.

Questa è solo una delle possibili tipologie utilizzabili. Rimangono comunque valide la classica opzione del Tempo Indeterminato e quella del Tempo Determinato nei limiti e per le funzioni previste dalla legge e dal decalage insito nell’accordo del 2008 (8% al 31 12 2014).

Si sottolinea che, sempre sulla questione del mercato del lavoro, il giorno 26 maggio le organizzazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL si incontreranno con la Rai per iniziare una discussione sui lavoratori atipici presenti in azienda.

Rai Way
Inoltre si è rimarcata l’esigenza di definire la data dell’incontro con i vertici Rai Way. Abbiamo evidenziato che vi è una richiesta d’incontro vecchia di mesi, e la condizione dell’azienda necessità di un incontro che consenta l’illustrazione di un progetto industriale chiaro da parte dei vertici aziendali.

APPALTI
Slc ha sottolineato l’importanza di rivedere le regole sugli appalti, di condividere nuove norme per il controllo e la verifica a tutti i livelli, nazionale e territoriale. Questa importante scelta, insieme alla modifica del mercato del lavoro e al miglioramento di alcuni strumenti contrattuali, potrebbero essere gli strumenti indispensabili per rilanciare l’azienda e permettere l’uscita dalla crisi.
PDR
L’azienda, in conclusione, ha aggiunto una sua proposta sulla revisione del Premio di Risultato, individuando nel bilancio l’elemento da cui partire per definire poi i diversi livelli di erogazione del premio di risultato.

Ci si è lasciati senza commentare quest’ultima proposta, rinviando la discussione al 9 giugno 2011. Per facilitare la ripresa dei lavori l’azienda ha annunciato la stesura di un testo che terrà conto delle indicazioni di tutte le organizzazioni sindacali presenti alla riunione odierna.
Roma, 26 maggio 2011
SLC- CGIL Nazionale





LA TABELLA esemplificativa delle proposte SLC CGIL

                                                     ASSORBIMENTO                                                                 REPERIMENTO

Bacino Unico di Assorbimento:

1) in deroga al D.Lgs 368/2001 e alla L. 247/2007 sino ad esaurimento,
2) solo per le figure professionali ricomprese nel vecchio accordo (sino ai 300 giorni al 31/12/2010),
3) individuazione della data di assunzione per tutti,
4) invio formale di lettera che comunica al singolo lavoratore il giorno dell’assunzione,
5) superamento dei 2 bacini A e B,
6) riconoscimento di tali caratteristiche anche per i lavoratori in somministrazione a tempo determinato (saranno conteggiati i pregressi).
7) si dovrà tener conto delle carriere miste, con particolare attenzione ai periodi finali.
8) Utilizzazione di almeno 8 mesi annuali.
9) 500 euro di PdP e percentuale di PdR in funzione del lavorato realmente svolto.
10) Chiudere la stabilizzazione di tutti entro il 2015, comunque in tempi più brevi rispetto a quanto previsto dall’accordo 2008.
11) Sarà costituito per Rai, Rai Cinema, Rai Net.

Reperimento del Personale,

1) dovrà essere fatto come previsto dalla legge e dal contratto, senza più deroghe.
2) si auspica la reintroduzione delle selezionidel personale,
Bacini Unici di assorbimento Territoriali

1) Ogni territorio per rispondere alle proprie esigenze costituirà un suo bacino per le figure in attesa di stabilizzazione dal vecchio bacino e per coloro che hanno maturato i 300 giorni al 31/12/2010,
2) graduatoriaterritoriale.
3) funzionale alla riduzione degli appalti,
4) per rispondere alle esigenze del turn over.
5) nelle richieste di trasferimento si dovrà tenere conto delle esigenze del lavoratore, di quelle aziendali e di quelle dei lavoratori presenti nellasede o centro che riceve il trasferito, nessuno dovrà essere escluso dal proprio percorso per rispondere ad un trasferimento.

apprendistato

1) tra i 48 e i 18 mesi prima della stabilizzazione a secondo dei livelli inquadramentali e della scolarizzazione,
2) assunzione a TI senza soluzione di continuità
3) salario di poco inferiore per il primo anno poi a regime,
4) retribuzione della malattia di poco inferiore alla normale riconoscimento,
5) mantenimento fino a stabilizzazione dell’80% degli apprendistiper poter continuare ad utilizzare tale tipologia.







In alternativa, per superare i problemi posti dal Collegato Lavoro:
1) part time verticale al 75% (avendo attenzione alla reale utilizzazione e all’anzianità ),
2) proposta di assunzione immediata pertutti coloro che erano nei vecchi bacini o che hanno raggiunto i 300 giorni al 31/12/2010,
3) parametro dell’anzianità per implementare la quantità di lavoro, sino al full time.


Tempo Indeterminato

Esclusione dal bacino dopo 3 rifiuti

Da non conteggiare:
                         maternità,
                         malattie lunghe,
                        malattie gravi, gravi problemi famigliari,
                        incarichi politi o sindacali come previsto da L. 300/70,

ovviamente il tutto documentato.
L’azienda, da parte sua, si deve impegnare a fare comunicazione formale e per iscritto, deve concedere un preavviso di almeno 1 mese, non deve richiamare nell’arco del contratto di lavoro in essere, (questo deve essere documentato e non deve essere per appalti e subappalti del la stessa Rai).
Deve subire rifiuti per contratti di almeno 18 mesi.
Tempo determinato

1) Nei limiti previsti dall’accordo del 2008: 8% a regime dal 31/12/2014
2) per le casistiche previste dalla legge e CCL,
3) con quanto previsto dal D.Lgs 368/2001 emodifiche L. n. 247/2007 (limite dei 36 mesi).
*ovviamente la tabella semplifica enormemente l’articolazione di un possibile accordo, molti particolari non sono menzionati, è stata sviluppata così per dare una visione generale dell’impianto.
Roma, 26 maggio 2011

domenica 15 maggio 2011

Fax convocazione incontro

Spett.li SLC CGIL
FISTEL CISL
UILCOM UIL
UGL TELECOMUNICAZIONI
SNATER
LIBERSIND CONFSAL

Roma 12 maggio 2011

Con la presente Vi convochiamo per il giorno 25 maggio p.v. alle ore 10,30, per la prosecuzione del confronto in merito ai temi contrattuali ed al bacino di reperimento professionale.

Cordiali saluti.

RAI Radiotelevisione Italiana








mercoledì 4 maggio 2011

Lettera al DG RAI Lorenza Lei di Emilio Miceli, segretario generale SLC/CGIL



“Mi permetta innanzitutto di farLe i nostri migliori auguri per la nomina a Direttore Generale della Rai. Non ci sfugge il valore di una soluzione interna al management ed il fatto che sia stata chiamata una donna ad una carica così prestigiosa.
Sono due fatti positivi perché una grande azienda come la Rai ha bisogno di valorizzare le proprie intelligenze interne, esaltare la propria autonomia dalla politica che tanta responsabilità ha nell’appesantimento dei conti aziendali. Le preannunciamo, a questo proposito, che è in corso l’aggiornamento al nostro studio sui bilanci Rai che presentammo nel 2008 sperando possa contribuire ad un dibattito fortemente aderente alle esigenze di risanamento e sviluppo dell’azienda”. Così comincia la lettera che il segretario generale di Slc/Cgil, Emilio Miceli, ha inviato al neo direttore generale Rai Lorenza Lei. “La fase che è alle nostre spalle – prosegue la lettera - conclusasi con le dimissioni del dr Masi, è stata caratterizzata da un atteggiamento di insipida sufficienza nei confronti delle Organizzazioni sindacali e conseguentemente segnata da un clima di tensione culminata con uno sciopero generale fortemente voluto e partecipato dai lavoratori. I motivi, come Lei ben sa, sono da ricercarsi in un piano industriale che puntava a ridimensionare l’azienda fino a renderla marginale nel processo di adeguamento delle infrastrutture tecnologiche. Attraverso la cessione di Raiway, asset strategico in una fase dominata dalla moltiplicazione delle infrastrutture tecnologiche che saranno decisive per il successo delle iniziative e dei prodotti editoriali, si rischia di sottrarre alla Rai il governo dell’innovazione del processo tecnologico. È proprio su questo terreno che l’azienda arretra nei confronti dei suoi concorrenti, che al contrario continuano ad investire nelle reti, rischiando di perdere velocità nel mercato della emittenza televisiva”. “La Rai, in questi anni è stata anche l’azienda, leader negli ascolti, che ci ha regalato momenti alti di buona televisione grazie al patrimonio intellettuale e professionale di cui dispone. Giornalisti, lavoratori e manager, difendendo la propria professionalità, l’hanno comunque messa al riparo dai guasti dell’occupazione della politica e dall’aggressione dei concorrenti. Ecco, esistono energie intellettuali e competenze invidiabili che aspettano di trovare riferimenti solidi per mantenere alta la centralità dell’azienda nel mercato televisivo e nel paese”. “Noi, il sindacato, faremo la nostra parte fino in fondo – conclude la lettera - e siamo pronti, dunque, a discutere di un nuovo piano industriale e dello sviluppo tecnologico dell’azienda, delle opportunità da cogliere, delle inerzie da superare. Siamo fiduciosi e certi che l’attenzione che vogliamo mettere sui temi vitali dell’azienda troverà nuove disponibilità per affermare un clima diverso, nella Rai e nel Paese”.

Enrico Miceli
Segretario Generale Slc Cgil


6 maggio 2011: sciopero



SCIOPERO GENERALE CGIL

6 MAGGIO

Intero turno per i lavoratori della Rai

  • per uscire dalla crisi: difendere il lavoro, estendere gli ammortizzatori sociali, promuovere la buona occupazione, investire in opere pubbliche, in innovazione e ricerca; sviluppare la qualità della scuola e dell’università; investire nella cultura, valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese; portare il sistema industriale verso settori e prodotti sostenibili ad alto valore tecnologico e di conoscenza; sradicare la precarietà, tornare alla buona occupazione anche per i giovani, definire un piano occupazionale.
  • Per un fisco equo: lotta all’evasione, tassazione più leggera per lavoratori e pensionati, più pesante su transazioni speculative, rendite e grandi ricchezze.
  • Per il Welfare: rifinanziare adeguatamente il servizio sanitario nazionale, garantire agli enti locali risorse per i diritti sociali.
  • Per una scelta democratica: definire regole certe per la valutazione vincolante degli accordi e dei contratti da parte dei lavoratori, misurare la rappresentatività sindacale sulla base degli iscritti e dei voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu.
“ci diranno che è uno sciopero politico e vorremmo dirgli: provate a ripensare cosa vuol dire politica  perché ci pare che per voi quella parola non abbia più senso”.  “Ci diranno che faremo un danno durante la crisi, facendo perdere ore di lavoro. Vorremmo dirgli anche qui: guardino loro i danni che stanno facendo a questo Paese”. “Ci diranno che ci sono sindacati responsabili e chi si oppone a prescindere. Anche qui vorremmo dirgli che la rassegnazione non ha mai portato bene a nessuno''. E la responsabilità della CGIL “è esattamente quella di aver scelto lo sciopero generale perché è lo strumento con cui i lavoratori possono dire che cambiare si può. Il 6 maggio svuoteremo i luoghi di lavoro: sarà una grande giornata perché è sempre una grande giornata per questo Paese quando il lavoro prende la scena”
 Susanna Camusso



lunedì 2 maggio 2011

Comunicato Segreteria Nazionale Slc Cgil (2.05.2011)




COMUNICATO

Venerdì pomeriggio l’azienda ha comunicato per fax a tutte le OO.SS. la sua esigenza, visto il cambio del Direttore Generale, di rinviare l’incontro del 4 maggio su CCL e revisione del Premio di Risultato, determinando di fatto una sospensione al percorso intrapreso dopo l’incontro del giorno 20 aprile, occasione nella quale si erano condivisi temi di discussione e tempi con i quali provare a raggiungere un accordo generale.

Come prima cosa Slc vuole esprimere il proprio sollievo per l’uscita anticipata di Masi, uscita alla quale ritiene di aver contribuito con le molte iniziative di lotta e protesta messe in campo in questi mesi.
Va detto che Mauro Masi lascia una Rai in condizioni mai raggiunte, sia dal punto di vista economico che produttivo.

Chiunque arriverà erediterà un’azienda con un Piano Industriale pessimo e per fortuna quasi totalmente inapplicato, “conti in miglioramento” solo nella forma (le passività sono sostanzialmente bilanciate da riduzioni di costi o entrate non realizzate), scelte industriali disastrose ed editoriali discutibili, investimenti fermi.
Chiunque arriverà, si dovrà confrontare con un’azienda piegata dal peso dei partiti e dalla sua lentezza, dai suoi troppi luoghi di direzione e scelta, dalla sua difficoltà a dialogare con i lavoratori ed il sindacato che li rappresenta.

Va evidenziato che in questi mesi, nonostante Masi e grazie alle grandi capacita dei suoi lavoratori, l’azienda è riuscita a primeggiare negli ascolti e nella produzione di qualità.
Vorremmo che tale dato (l’unico positivo di fronte a tante negatività) stimolasse il futuro Direttore Generale a riavviare i motori della Rai iniziando proprio con il curare il suo vero capitale che è il LAVORO.

Slc auspica una discontinuità con il passato. Discontinuità che si concretizzi nella capacità del Direttore Generale di dire dei no a chi da fuori vuole imporre scelte di carattere industriale ed editoriale alla Rai.
Soprattutto si auspica un DG che sia in grado di sviluppare un nuovo Piano Industriale dialogando col sindacato.

Detto questo, vogliamo tornare al rinvio dell’incontro del 4 maggio.
Per quanto tale scelta possa essere istituzionalmente comprensibile rimane inopportuna e non deve comportare un periodo di stallo o peggio ancora di paralisi del confronto sindacale.
I temi in discussione sono propri del tavolo approntato ed il confronto è stato avviato grazie a mesi di faticose contrapposizioni e iniziative di lotta.

Slc vuole chiarire che il SINDACATO non è un convitato, non è un pezzo di azienda, è soggetto rappresentativo di istanze chiare, per questo non si tollereranno cambiamenti sulla tabella di marcia. Per Slc, rimane quanto definito il 20 aprile: “MASSIMO UN MESE E MEZZO PER TERMINARE CON UN ACCORDO GENERALE” sui temi in discussione così come sono stati concordati e calendarizzati.

Chiunque arriverà alla Direzione dell’azienda deve sapere che il tempo è scaduto e può scegliere di salvare la Rai con i sindacati oppure di proseguire uno scontro avviato da mesi.
Slc esprime la forte esigenza di proseguire in tempi strettissimi all’Accordo sui TD, al chiarimento su Rai Way (che deve rimanere Rai), alla definitiva chiusura anche formale oltre che sostanziale delle esternalizzazioni, al rinnovo del contratto nazionale, a regole stringenti su appalti, consulenze ed acquisti, alla revisione del Premio di Risultato.

Slc ha iniziato una discussione ad un tavolo faticosamente conquistato con tutti i sindacati che non può essere vanificata da un cambio dei vertici aziendali.

Ci auspichiamo, ovviamente, che alla Direzione della Rai arrivi una persona responsabile, rispettosa dei ruoli e delle funzioni, che abbia la sensibilità di condividere le scelte e promuovere il rilancio dell’azienda. Per far questo SLC ritiene necessaria una rapida convocazione delle OO.SS, non appena il CDA avrà designato il nuovo D.G.
Roma, 2 maggio ’11

La Segreteria Nazionale SLC-CGIL


ADNKRONOS : RAI: FAMMONI (CGIL), ORA NETTA DISCONTINUITA', AZIENDA IN DEPERIMENTO



ADNKRONOS 17:29 28-04-11
RAI: FAMMONI (CGIL), ORA NETTA DISCONTINUITA', AZIENDA IN DEPERIMENTO =
Roma, 29 apr. - (Adnkronos) - ''Il cambio del direttore generale in Rai deve rappresentare una netta discontinuita' rispetto alla sbagliata gestione attuale per dare futuro al servizio pubblico''. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, dopo l'uscita di scena di Mauro Masi, indicato come amministratore delegato della Consap.
La Rai, prosegue il sindacalista, ''e' un'azienda in deperimento, in cui aumenta il deficit e calano gli abbonati. Serve un piano industriale di sviluppo, la non cessione di asset strategici, la valorizzazione del lavoro e non il ricorso ad un abnorme precariato.
Cosi' come serve rilanciare il ruolo, la qualita' e le caratteristiche di pluralismo e di autonomia del servizio pubblico, insieme al suo ruolo di inchiesta e di attenzione ai temi sociali e del lavoro''.
Secondo Fammoni ''non servono invece le censure, gli atteggiamenti negativi verso i programmi di maggior successo e la mancanza di autonomia nei confronti del governo. Questo e' quello che hanno chiesto i lavoratori della Rai il 10 dicembre con il grande successo dello sciopero e sono questi i temi che deve affrontare il nuovo dg in un tempo breve, prima della scadenza del cda, ma decisivo per la Rai e per il futuro dei suoi dipendenti. Col nuovo direttore - conclude - siamo pronti ad un confronto di merito o ad una nuova mobilitazione, a seconda delle scelte che ci saranno proposte''.