venerdì 30 gennaio 2015
mercoledì 21 gennaio 2015
SLC CGIL-UILCom UIL Rai Roma: Digitalizzazione Salario: sarà tempo di aprire un dialogo?
E’
passato più di un anno dai precedenti comunicati riguardanti l’avvio del
processo di digitalizzazione del materiale di Teche presso il Centro Servizio
Salario, in cui anticipavamo possibili scenari negativi, che giorno dopo giorno
si stanno purtroppo realizzando.
A
fronte della prevista realizzazione delle sale che avrebbero dovuto garantire
l’Ingest dei supporti RVM e pellicola, sono state al momento installate solo
una manciata di workstation Dalet, distribuite tra i reparti CeR e Videoteca
che soddisfano, solo in parte, il fabbisogno di riversamenti per i canali
tematici e per gli impianti pronti a ricevere i contenuti via file.
Non
vorremmo che il progetto facesse la fine della “Teca Fast”.
Le
OO.SS. da tempo chiedono quali siano le
intenzioni aziendali sul “Salario”. Continuare a costruire organizzazioni del
lavoro e sviluppi professionali prescindendo dai processi produttivi è foriero
di conflitti e malfunzionamenti nel lavoro, anche far intendere che il Salario
venga usato come “Colonia Penale” risulta svilente per i lavoratori del
settore.
Le
scriventi, pertanto ritengono fondamentale un coinvolgimento sull’importante
progetto Teche, non basta pubblicare le gare di appalto per l’acquisizione di
“Beni e Servizi”, ma è anche necessario,
valorizzando i lavoratori, coinvolgerli sul progetto da realizzare in modo
fattivo. Solo così si può costruire un’azienda che “ragiona sul piano
orizzontale” come diceva la lettera di auguri di Buon Anno del D.G..
Anche
i turni di lavoro dovrebbero essere funzionali alle richieste produttive e al
maggior utilizzo degli impianti, naturalmente privilegiando l’impegno operativo, ottimizzando quindi il flusso di lavoro.
Le
scriventi, ribadendo la disponibilità ad
un dialogo propositivo e costruttivo e nel rispetto delle differenti
posizioni, chiedono pertanto un incontro urgente all’Azienda sulla situazione
attuale e sulle prospettive del Salario 1, sotto il profilo di organici,
sviluppi funzionali e tecnologici.
Roma, 21.01.2015
SLC CGIL Rai Roma
UILCom
UIL Rai Roma
mercoledì 14 gennaio 2015
SLC CGIL Rai Roma: SOLO per Buona Volontà.........
Da
tempo in Rai è diventata consuetudine la non assunzione di responsabilità da
parte di chi sarebbe preposto ad esercitarla, ormai è tutto demandato alla
buona volontà di chi in quel momento si trova a dover risolvere un problema.
Questo
si riflette anche sul lavoro ordinario come la dotazione dei dispositivi di
sicurezza e la movimentazione del materiale tecnico sia in azienda che fuori.
Sulle
Dotazione di protezione si è scelto che ogni struttura o settore provvederà
all’approvvigionamento del materiale come se le varie strutture, più o meno
grandi, abbiano la possibilità di occuparsi dell’approvvigionamento, dello
stoccaggio e della distribuzione dei
beni. Non si tiene conto che frazionando l’acquisto aumenta il costo , evenienza che si voleva scongiurare con la “Centrale
Unica di Acquisto”. In pratica i “dispositivi” sono di difficile reperimento, e
non uniformi perché una volta acquistati ci si rende conto che sono diversi secondo i tempi ed i soggetti
che ne hanno fatto richiesta.
Per
quello che concerne il trasferimento di
materiale tecnico verso ditte esterne o nell’ambito del perimetro
aziendale, allo stato attuale non abbiamo spedizionieri contrattualizzati,
quindi movimentare un apparato tecnico
diventa quasi impossibile.
Ci
sono esempi di squadre di ripresa che, sempre per la buona volonta o
l’attaccamento aziendale, ritirano presso i magazzini centrali il materiale pur
di non creare problemi all’Azienda. Si arriva al paradosso che in certi casi
converrebbe comprarlo nuovo.
Quindi
siamo un’Azienda che sui giornali si fa vanto del passaggio tecnologico in HD
ma, non riesce a spedire una telecamera da Trieste a Venezia o da Roma a
Palermo. Ci vantiamo di essere arrivati sulla luna ma non sappiamo come arrivare
al palazzo accanto.
Questo
sarebbe il nostro management aziendale?
Questi
sarebbero i dirigenti che si fanno belli sui giornali rilasciando interviste a
“destra e a manca”?
Oppure
il disegno è un altro: Fermare
l’Azienda, affinchè le difficoltà di
operare diventino quasi insormontabili
costringendo all’esternalizzazione , aumentando i costi operativi per
motivarne poi la chiusura? La risposta è sicuramente già insita nelle domande,
questa purtroppo è l’amara verità.
Roma,
14.01.2014 SLC
CGIL RAI ROMA
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venerdì 9 gennaio 2015
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